Trump lo sappiamo, parla come parlano i bulli. “Tutti mi chiamano per baciarmi il c…” ha detto. E cosa ci vogliamo fare, dichiariamo guerra agli Stati Uniti? E vabbè. Il punto politico però c’è tutto. Come si legge in questo articolo pubblicato su Blitz Quotidiano a firma di Gianluca Pace, “ha preso di mira anche ‘alcuni ribelli repubblicani che vogliono mettersi in mostra’, contrari alla sua gestione dei negoziati commerciali: ‘Lasciate che ve lo dica, voi non negoziate come negozio io’, ha avvertito. Ha rilanciato la sua linea dura verso le multinazionali, come TSMC: ‘Se non costruiranno il loro impianto qui, pagheranno tasse fino al 100%. E ha annunciato nuovi dazi in arrivo: ‘Presto imporremo tariffe suo prodotti farmaceutici’, dichiarando di voler riportare la produzione negli USA”. È certo che il Presidente americano non gode di una dialettica ricercata ed eloquente, ma è altrettanto vero che i suoi messaggi arrivano, forti e chiari.