Nasce la difesa Ue: “Seimila militari e comando unico a Bruxelles”. Si studia come usare la nuova forza sfuggendo ai veti dei singoli governi

Si comincerà con un battaglione di 1500 uomini, composto da tutti i Paesi dell’Unione. Per  salire subito ad almeno 5-6 mila unità e poi crescere successivamente, allargandosi dalla fanteria alla marina e alla aeronautica.

Immaginate la confusione e le lotte di potere fra i militari per i posti migliori; chi sarà il comandante supremo? E via via a scendere fra capi e vice capi a tutti i livelli. Se avete letto un po’ delle risse fra Rommel e Messe, fra Montgomery e Eisenhauer, ve ne siete fatti un’idea. Col paradosso dei tedeschi che a suo tempo fecero fuori da ministro della Difesa la povera inadeguata Ursula e che ora dipenderanno da lei per le attribuzioni dei comandi. I tedeschi peraltro non sono più quelli di von Moltke senior. Secondo Bernard Guetta gli unici veri militari in Europa sono i francesi. Ma poi ci sono gli inglesi, che non si ritengono secondi nemmeno agli americani.

È bene che richiamino subito in servizio Massimiliano Cencelli, indimenticato padre del mitico Manuale che ancora oggi regola e contiene i citalapricci della spartizione all’italiana.