“Sunday Bloody Sunday cantavano gli U2 negli anni Ottanta, ricordando la domenica di sangue in cui l’esercito del Regno Unito sparò sui partecipanti a una manifestazione il 30 gennaio 1972, uccidendone quattordici” scrive Silvia Di Pasquale su Blitz Quotidiano. Ma l’articolo non riguarda l’iconica band musicale di Dublino. “Dopo 53 anni ci risiamo. Cambiano i fronti, in questo caso Gaza e l’Ucraina, ma il ricordo di un’altra Bloody Sunday è qualcosa di reale. La scorsa domenica delle Palme verrà ricordata per il bombardamento dell’ospedale di Gaza City, con un bambino ricoverato per un trauma cranico che è deceduto nello spostamento. Sul fronte ucraino, la città di Sumy è stata marchiata con il sangue da due missili balistici russi. Il bilancio è di decine di vittime, inclusi due bambini, cui si aggiungono oltre un centinaio di feriti”. Per leggere tutto l’articolo di Silvia Di Pasquale cliccare sul link qua sotto.