La fiducia è tutto, anche in economia, e soprattutto nei mercati finanziari. Ne sanno qualcosa gli Stati Uniti. Negli ultimi due mesi il dollaro ha perso oltre il 6% del suo valore rispetto all’euro e notevolmente deprezzato anche nei confronti di franco svizzero e sterlina. Del resto, l’arrivo di Trump e soprattutto la sua politica commerciale non potevano creare solo che incertezza. E la quotazione del dollaro ne ha risentito. Sul Fatto Quotidiano si legge che “una variazione del 6% può sembrare poca cosa se rapportata ai vorticosi movimenti dei listini azionari. Ma quelli valutari, del dollaro e dell’euro in particolare, sono mercati giganteschi su cui ogni giorno si scambiano trilioni. Solo tra euro e dollaro scambi quotidiani per circa 6mila miliardi. Questo vuol dire che per spostare anche di pochissimo i rapporti di cambio servono gigantesche quantità di denaro”. Gli Stati Uniti rischiano la recessione e questo è un pericolo per tutti, come nel 2008.