Ultimo trimestre del 2024: Tesla, profitti e ricavi sotto le attese

L’inizio di questo nuovo mandato del Presidente Trump non ha portato bene a Elon Musk. L’ultimo trimestre del 2024 si è chiuso molto male per Tesla, con ricavi e profitti al di sotto delle attese. I dati parlano chiaro: gli incassi sono stati pari a 25,7 miliardi di dollari, quando invece le previsioni parlavano di un 27,2. Una doccia fredda, anche se c’era da aspettarselo. Il comparto è in crisi in tutto il mondo e Pechino mette in campo una politica molto aggressiva, facendo diventare i suoi prodotti molto competitivi sul mercato. Elon Musk adesso è dentro la Casa Bianca, vedremo quel che saprà fare.

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Le truppe nord coreane stanno lasciando l’Ucraina? Per gli americani si, per i russi no

Mosca si è immediatamente preoccupata di smentire tutto, ma i funzionari americani hanno rivelato al New York Times che le truppe nord coreane inviate in Ucraina a supporto dei militari russi, sarebbero pronte a tornare in patria. “Troppo gravi le perdite subite al fronte per rimanere sul campo di battaglia è la motivazione fornita dalle fonti Usa al quotidiano”. La notizia della presenza di truppe nord coreane sul campo di battaglia ucraino era stata data fin da ottobre. Sembrerebbe quindi durato pochi mesi il contributo militare di Pyongyang all’amico Putin.

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Cambia la politica estera degli USA sul conflitto tra Ucraina e Russia

Sono passati pochi giorni dall’insediamento ufficiale del nuovo Presidente degli Stati Uniti Trump e subito cambia la linea politica sul conflitto in Ucraina. A modificare la rotta rispetto alla precedente amministrazione ci ha pensato il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio, il quale ha dichiarato che è disonesto sostenere che l’Ucraina possa sconfiggere sul campo di battaglia la Russia. Gelo a Kiev ma anche a Bruxelles dove in un attimo hanno visto ribaltare la loro posizione e quella di Biden che fino ad oggi avevano camminato insieme. Sono lontani i giorni di Antony Blinken.

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La guerra dei dazi di Trump, tra immigrazione ed economia

La guerra dei dazi scatenata dal Presidente americano Trump va avanti. A quanto sembra non è stata una promessa da marinaio. Dalla propaganda elettorale si sta passando alla realtà degli atti. Infatti, il Presidente, ha annunciato dazi del 25 per cento contro Canada e Messico. Una situazione non semplice che potrebbe anche peggiorare. Trump ha minacciato che una tariffa al 100 per centro potrebbe colpire i Paesi che fanno parte del Brics, accusati di stare lavorando ad una nuova moneta da utilizzare nei loro scambi in contrapposizione al dollaro. Grande preoccupazione anche da noi, perché l’Italia è il Paese in Europa ad esportare più prodotti in America.

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Pier Luigi Bersani attacca la Presidente Meloni sul caso Almasri

Nello scontro tra la Presidente del Consiglio Meloni e le toghe, scende in campo per dire la sua anche l’ex Segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani. E lo fa dalle pagine della Stampa di Torino: “Giorgia Meloni è passata alla fase due del vittimismo, verso il modello Trump. Farsi nemici fantoccio, scagliargli contro smaccate bugie e rivolgere l’occhio torvo alla telecamera”. Bersani ha poi difeso anche Romano Prodi, tirato in ballo dalla stessa Meloni in occasione dell’ormai famoso video pubblicato dopo aver ricevuto la comunicazione di iscrizione per il caso Almasri. “Mi immagino lo stupore costernato di Romano: credo non abbia mai scambiato una parola in vita sua con Li Gotti”.

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Buone notizie dall’Istat: nel 2024 crescono le retribuzioni, +3,1%

“Nella media del 2024, l’indice delle retribuzioni orarie è cresciuto del 3,1% rispetto all’anno precedente. Aumenti superiori alla media hanno caratterizzano il comparto industriale (+4,6%) e quello dei servizi privati (+3,4 %)”. A comunicarlo è stata l’Istat, che ha anche evidenziato i settori nei quali la performance ha avuto tendenze migliori di altre. Al primo posto il settore metalmeccanico con un +6,4 %. Segue il settore legno, carta e stampa al +5,3% e, al terzo posto, il settore alimentari, che ha realizzato un +5,1%.

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La destra vuole discutere se eliminare l’obbligatorietà dell’azione penale

Il caso Almasri non tarda a produrre propositi legislativi importanti. A sferrare un nuovo affondo questa volta è il Capo Gruppo di Fratelli d’Italia, l’Onorevole Lucio Malan, secondo il quale dentro la riforma della giustizia si dovrà anche discutere dell’eventuale eliminazione dell’obbligatorietà dell’azione penale. Ovviamente è seguita una levata di scudi da parte dell’opposizione, ad eccezione di Italia Viva di Matteo Renzi che invece ha accolto favorevolmente la proposta di Malan. Un’altra puntata della saga Governo vs Magistratura con l’opposizione che si divide ancora una volta.

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Governo e Magistratura, nessuno dei due arretra di un passo

È vero, noi italiani ormai siamo abituati: lo scontro tra Governo e Magistratura è un classico, fin dai tempi di Berlusconi, ma se vogliamo anche prima. Nel 1992 con Tangentopoli non filò tutto nel migliore dei modi, anzi. Però è legittimo chiedersi se tutto questo aiuta il Paese oppure no. Ne avevamo bisogno di questa nuova contrapposizione? “Un esame di coscienza è indispensabile se non vogliamo che questo divario fra due poteri dello Stato (e oltre) possa portare il Paese a sbattere contro un muro. In questo caso di chi sarà la responsabilità?”.

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La Meloni attacca i giudici sul caso Almasri

Continua a tenere banco nel dibattito politico italiano lo scontro tra Governo e Magistratura. La Presidente del Consiglio Meloni è intervenuta all’evento La Ripartenza organizzato a Milano dal giornalista Nicola Porro, e commentando le note vicende che la coinvolgono ha rimarcato la sua dura posizione contro giudici: “Se alcuni giudici vogliono governare, si candidano e governano. L’unica cosa che non si può fare è che loro governano e io vado alle elezioni. Noi abbiamo scelto di riscrivere un’altra storia, di rispetto dei ruoli e credibilità. Forse per questo non diamo graditi”.

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Morta Marianne Faithfull. Fu la compagna di Mick Jagger ed indimenticabile cantautrice ed attrice

È morta all’età di 78 anni Marianne Faithfull, una delle icone della Swinging London degli anni Sessanta. Tra il 1964 e il 1970 fu la compagna di Mick Jagger, leader dei Rolling Stones. In un comunicato diffuso dalla Bbc, si legge che la cantautrice e attrice “è spirata pacificamente a Londra circondata dalla famiglia che amava”.  Nel 2009 a Vienna le venne conferito il World Lifetime Achievement Award a coronamento di una cita straordinaria. Di lei rimarrà molto.

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